Da oggi 16 al 19 gennaio si riuniranno i deputati del Parlamento europeo, la prima plenaria dell’anno dopo l’esplosione del Qatargate.
Il Parlamento Ue è pronto alla prima plenaria dell’anno che si riunirà da oggi 16 gennaio al 19. Al centro della discussione a Strasburgo ci sarà ovviamente il tema scottante del Qatargate che ha sconvolto i deputati europei. Ma non sarà l’unico tema, da affrontare anche la condanna all’aggressione russa in Ucraina, le repressioni in Iran e la situazione in Brasile.
Già questo pomeriggio la presidente Roberta Metsola dovrebbe annunciare ufficialmente l’avvio della procedura d’urgenza per la revoca dell’immunità per i due parlamentari del partito S&D il belga Marc Tarabella e Andrea Cozzolino. La richiesta era arrivata dalla Procura di Bruxelles ma i due hanno già da settimane dichiarato di voler rinunciare all’immunità per difendersi dalle accuse degli inquirenti sul potenziale scambio di mazzette con Qatar e Marocco.
La nomina del nuovo vicepresidente dopo Kaili
La procedura richiede tempi lunghi e potrebbe arrivare l’ok solo nella prossima plenaria di febbraio. L’italiano Cozzolino aveva dichiarato di volersi dimettere dall’incarico di presidente della delegazione per le relazioni con il Magreb in modo definitivo, dopo l’autosospensione arrivata con la rivelazione del presunto scandalo. Questa plenaria sarà l’occasione per la presidenza di turno svedese di presentare le priorità di questo semestre. Il premier Ulf Kristersson ha già messo in chiaro che ci saranno quattro pilastri in questo programma: sicurezza e unità, competitività dell’economia europea, transizione verde ed energetica, valori democratici e stato di diritto.
Durante questa sessione arriverà anche la nomina del nuovo vicepresidente dell’Eurocamera. Mercoledì gli eurodeputati voteranno chi prenderà il posto della greca Eva Kaili dimessa dopo l’arresto del 10 dicembre. I potenziali sostituti sono: il socialdemocratico lussemburghese Marc Angel, scelto dal gruppo S&D, la leghista Annalisa Tardino, indicata da Identità e Democrazia, e l’ecologista francese Gwendoline Delbos-Corfield, candidata dal gruppo dei Verdi/Ale.